Note
La tomba fu intercettata il 18 marzo 1926, in occasione di scavi effettuati per la fondazione di un muro di cinta funzionale all'ampliamento della ditta Fratelli Villa. Vittorio Villa, studente dell'Istituto Edile, comunico` la scoperta ad A. Cavallazzi, corredandola di una minuziosa relazione (con descrizione e misure dei reperti) e di accurati rilievi (pubblicati in Cavallazzi 1927). Dopo che un operario ebbe intercettato e frantumato il tegolone di copertura, i lavori furono bloccati per procedere a uno scavo piu` accurato da parte degli stessi sigg. Villa. Al di sotto del tegolone furono rinvenuti un "vaso fittile" (indicato con A nel disegno della tomba) che conteneva all'interno una lucerna (scheda 177); a distanza di cm 30 da questo si trovava "un altro vaso con coperchio" (indicato con B nel disegno della tomba). A circa 20 cm di distanza fu trovato "un altro fittile di dimensioni minori", un "boccale", collocato a una profondita` di cm 45 dalla superficie (indicato con C nel disegno della tomba). Tutti i reperti si frantumarono non appena estratti dal terreno. Il giorno seguente lo scavo prosegui` mettendo in luce l'intera fossa, delimitata su tre lati da laterizi, e riempita di terra frammista a carbone. Vennero alla luce altri elementi di corredo: "cocci di vasetti (schede nn. 178-181) e ampolline fittili con coperchietti bellissimi di forma, lavorati al tornio; di questi coperchi se ne conservano alcuni intatti (...) Tra questi cocci vennero trovati due chiodi di ferro, uno intero e l'altro mancante della punta, colla capocchia di 2 cm di diametro, il gambo della lunghezza 15 cm, e` di sezione quadrata e terminante a punta. A poca distanza da questi si trovarono alcuni pezzetti di vetro di diverse forme contorte e colorati da strisce gialle e rosse". La copertura della tomba era costituita da un tegolone frammentario lungo cm 60, largo cm 48 e spesso cm 3, con i lati lunghi dotati di alette, mentre le pareti della tomba erano formate da tegole di altezza cm 32 e spessore cm 3,5. Il fondo consisteva in uno strato di terra e carbone spesso cm 23 (scheda 171). Il posizionamento in pianta di questa tomba e di altri rinvenimenti avvenuti tra fine '800 e inizi del '900 sembra configurare una distribuzione di rinvenimenti funerari collocati lungo l'asse dell'attuale via Liberta`, che si configura con il tratto urbano di una strada di collegamento che porta ancora oggi verso Monza (a ovest) e verso Agrate (a sud-est).