Note
Documentata da P.A. Verri come presente nel giardino di Villa Arbona nel 1753, poi perduta. Il Verri segnalava infatti a G. Giulini l'esistenza di un'iscrizione votiva vista "apud villam Marchionum Arbonarum".. I marchesi Arbona avevano due case, una in via Monte Grappa, l'altra (ora nota come villa D'Adda) in via Mazzini. A essere indiziata per il ritrovamento e` anche villa Schira-Corneliani (v. Ferrario 39), ritenuta essere dagli attuali proprietari la dimora dei feudatari. In Sala Zamparini, Vismara 1989 (nota 10 a p. 190) si dice, a proposito di questa struttura, che in base alla testimonianza dell'attuale proprietaria, agli inizi del '900, in occasione di uno scavo in profondita` , si rinvenne "una lucerna del tipo di quelle che si vedono nelle catacombe". Demolendo la Curt di Cripe`t (ang. via Matteotti/via Ferrario) si rinvenne anche "una testina in cotto di putto o angelo di fattura veramente pregevole, che viene ancora conservata".. . Entrambi gli elementi onomastici del dedicante sono assai diffusi in Cisalpina; a Biassono e` attestato un P(ublius) Petronius Verus (Resnati 1995).