Mutamenti
L'artista ha selezionato una serie di immagini significative dall'archivio fotografico del MUST e le ha riprodotte su tela tramite stampa cianotipica, procedendo poi con interventi di pittura della tela con crete e caffe` che restituiscono dei toni piu` caldi e naturali rispetto al blu acceso della cianotipia. Le immagini scelte descrivono una dinamica tipica che caratterizza la figura dell'errante, perennemente pervaso da sentimenti contrastanti di nostalgia per il luogo natio e apertura alle possibilita` dell'altrove per poi approdare alla consapevolezza dell'utopia del ritorno. Il primo pannello rappresenta infatti una scena di vita domestica, colta nella rassicurante intimita` della famiglia riunita; il secondo, nel quale un particolare estrapolato dalla foto di una frusta per lavori agricoli diviene una sorta di ponte teso fa due estremi, allude alla paura mista alla voglia di evasione che al contempo ci terrorizza e ci attrae verso l'ignoto;
il terzo infine, ricavato da una veduta aerea del fiume Adda, evoca l'idea di vastita` e di spaesamento che coglie di fronte a un mondo sconosciuto. La riflessione dell'artista sul tema del nomadismo e` stata ispirata dai testi del sociologo francese Michel Maffesoli. Le opere sono state realizzate per il progetto di residenze di giovani artisti emergenti "V_AIR 2019, Vimercate Art In Residence" e sono state esposte nella mostra collettiva "Transiti: tracce, mappe, cammini del nomadismo contemporaneo", allestita presso il MUST dal 25 maggio al 30 giugno 2019, a cura di Maria Paola Zedda.