Tisbe crede Piramo morto
In un medaglione a conchiglia con ricche cornici trompe l'oeil di marmi e stucchi e` rappresentato un episodio della tragica vicenda amorosa di Piramo e Tisbe. Piramo, sulla sinistra, e` raffigurato mentre giace al suolo ferito e morente, sotto il gelso presso il quale i due innamorati si erano dati convegno. Accanto a lui, il ruscello al quale si era abbeverata la fiera che egli credeva aver ucciso la sua amata. Tisbe, sulla destra, e` invece colta nell'attimo in cui si getta sulla lama della spada, dopo aver scoperto Piramo agonizzante. Dietro di lei, all'estrema destra, due amorini alati: uno mostra i due cuori trafitti da una freccia che tiene in mano, l'altro si abbandona al pianto.
L'affresco appartiene al fregio figurato che si snoda nella parte superiore della sala di Piramo e Tisbe di palazzo Trotti e racconta alcuni episodi della triste storia dei due giovani amanti babilonesi, narrata da Ovidio. La realizzazione dell'opera e` stata ricondotta dalla critica a un'unica campagna decorativa commissionata intorno al 1750 al pittore ticinese Giuseppe Antonio Orelli, figura di spicco del barocchetto lombardo. L'artista affresco` un cospicuo numero di sale del palazzo, prediligendo il tema delle favole amorose tratte sia dal mondo classico che da quello rinascimentale. Negli anni 1985/1986 e` stato realizzato un intervento di restauro dell'intera decorazione pittorica di palazzo Trotti a cura dello studio Cappelletti-Tocci, che ha eliminato tutte le ridipinture dovute a interventi integrativi precedenti.
Scheda analitica
Accessibilità
SI, Solo con visita guidata
Autore
Orelli, Giuseppe Antonio (1706-1776)
Materia e tecnica
Intonaco/ pittura a fresco
Misure
Altezza 160cm, Lunghezza 400cm
Collocazione
Palazzo Trotti, sala di Piramo e Tisbe
Proprietà
Comune di Vimercate
Raccolte
Beni storico artistici
Soggetto
Tisbe crede Piramo morto