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All'interno di un medaglione incorniciato da finti motivi architettonici tardobarocchi e` rappresentata una scena nella quale Semiramide controlla i lavori di costruzione di una citta` non meglio identificata. Nella parte destra della scena e` raffigurato uno scultore inginocchiato intento a incidere sulla base di un obelisco le parole segnate su un foglio, sul quale appare la data 1706. Al centro la regina Semiramide, in posa solenne e maestosa, assiste all'opera dello scultore, seguita da donne e da soldati, mentre all'estrema sinistra, il costruttore dell'obelisco, con i suoi strumenti di lavoro ai piedi, cazzuola e filo a piombo, mostra la sua opera. Sullo sfondo, edifici costruiti o in costruzione e uomini in pose di lavoro.
L'affresco appartiene al fregio figurato, realizzato nello stile del barocchetto lombardo, che si snoda nella parte superiore della sala di Semiramide di palazzo Trotti e racconta le storie della regina assira. La datazione dell'opera puo` essere ricavata con ragionevole certezza dall'iscrizione presente nell'affresco, che reca la data 1706. Non e` stato possibile identificare l'autore del ciclo pittorico che, per l'uniformita` stilistica e iconografica con altre sale del palazzo, risulta appartenere a un'unica campagna decorativa, commissionata nei primi anni del Settecento dalla famiglia feudataria Secco Borella. Negli anni 1985/1986 e` stato realizzato un intervento di restauro dell'intera decorazione pittorica di palazzo Trotti a cura dello studio Cappelletti-Tocci, che ha eliminato tutte le ridipinture dovute a interventi integrativi precedenti.